Con il presente lavoro si verifica l’esistenza nell’ordinamento giuridico vigente della clausola generale antielusiva e si chiarisce sia la differenza ontologica tra risparmio d’imposta, abuso tributario, frode alla legge, simulazione e uso indiretto del negozio, sia l’incogruenza di quella parte della dottrina e della giurisprudenza che in caso di elusione ed evasione fiscali configurano, in ogni caso e pur di là dalle fattispecie di reato, la nullità civilistica dell’atto. La riflessione si propone di dimostrare, attraverso il ricorso alla tecnica argomentativa dell’abuso, la necessità di rifuggire da considerazioni prettamente statiche, strutturali e assolute del diritto, nonché insensibili all’idea della giurisprudenza come scienza sociale, al fine di approdare ad una analisi dinamica e relazionale delle situazioni soggettive, consapevole che il diritto non si risolve nella legge e che l’«esistenza» non può prescindere dalla «coesistenza». Nota: Le soluzioni proposte nel volume (in particolare sulla coincidenza tra abuso ed elusione, sulla esistenza di una clausola generale antielusiva e sul rimedio della inopponibilità e non della nullità in caso di contratto fiscalmente elusivo) sono state di recente accolte anche espressamente dal legislatore con il d.lgs. 5 agosto 2015, n. 128, il quale, tramite l’art. 1, ha introdotto nella l. 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente) l’art. 10 bis (Disciplina dell'abuso del diritto o elusione fiscale).
Profili civilistici dell'abuso tributario. L'inopponibilità delle condotte elusive
PERLINGIERI, Giovanni
2012
Abstract
Con il presente lavoro si verifica l’esistenza nell’ordinamento giuridico vigente della clausola generale antielusiva e si chiarisce sia la differenza ontologica tra risparmio d’imposta, abuso tributario, frode alla legge, simulazione e uso indiretto del negozio, sia l’incogruenza di quella parte della dottrina e della giurisprudenza che in caso di elusione ed evasione fiscali configurano, in ogni caso e pur di là dalle fattispecie di reato, la nullità civilistica dell’atto. La riflessione si propone di dimostrare, attraverso il ricorso alla tecnica argomentativa dell’abuso, la necessità di rifuggire da considerazioni prettamente statiche, strutturali e assolute del diritto, nonché insensibili all’idea della giurisprudenza come scienza sociale, al fine di approdare ad una analisi dinamica e relazionale delle situazioni soggettive, consapevole che il diritto non si risolve nella legge e che l’«esistenza» non può prescindere dalla «coesistenza». Nota: Le soluzioni proposte nel volume (in particolare sulla coincidenza tra abuso ed elusione, sulla esistenza di una clausola generale antielusiva e sul rimedio della inopponibilità e non della nullità in caso di contratto fiscalmente elusivo) sono state di recente accolte anche espressamente dal legislatore con il d.lgs. 5 agosto 2015, n. 128, il quale, tramite l’art. 1, ha introdotto nella l. 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente) l’art. 10 bis (Disciplina dell'abuso del diritto o elusione fiscale).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.