D. Alighieri, Le opere, volume VII, Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi, tomo II, Opere già attribuite a Dante e altri documenti danteschi

Nella già segnalata logica di recupero completo e aggiornato dell’opera di Dante in tutte le sue componenti storiche, che ha indotto a riservare una sezione del programma NECOD alle Opere di dubbia attribuzione o già attribuite a Dante e altri documenti danteschi (il vol. vii del Piano editoriale, in 4 tomi, che ha esordito con il i, riservato a Il Fiore e il Detto d’Amore, opere di incerta e piú che discussa paternità dantesca), non poteva mancare un tomo che accogliesse anche altra parte di produzione letteraria che ha avuto circolazione varia, nel corso dei secoli, sotto il nome di Dante, della quale è stata, dagli studi recenti, definitivamente accertata la non-autenticità dantesca: e tuttavia ha avuto una “presenza”, nella storia della tradizione delle opere di Dante, cosí diffusa e incidente da non potersi lasciare fuori dell’“archivio generale” di opere e altra documentazione dantesca quale la NECOD ha inteso proporre.