INTRODUZIONE Studi clinici suggeriscono che l'osteoporosi, la sarcopenia e l’obesità hanno in comune diversi fattori patogenetici. Recentemente, l’obesità sarcopenica è stata definita come la perdita di massa muscolare scheletrica associata alla presenza di elevato grasso corporeo con aumento del rischio di fratture nelle donne in post-menopausa. Il rischio fratturativo nei soggetti obesi dopo aggiustamento dei dati per densità minerale ossea (BMD) supporta l’ipotesi di un effetto indipendente dell'obesità sul rischio di frattura. Si ipotizza che l'obesità aumenti il grado di infiltrazione di massa grassa nel muscolo, riducendo la qualità del tessuto muscolare e la performance fisica, con conseguente aumento del rischio di cadute e fratture. Il metodo utilizzato per la quantificazione della massa muscolare è la Dual energy X-ray Absorptiometry (DXA), che si basa sulla valutazione della massa grassa totale e della massa magra appendicolare. Lo scopo del nostro studio è valutare l'influenza dell’obesità sarcopenica su osteoporosi e fratture vertebrali da fragilità in donne in età post-menopausale. MATERIALI E METODI Abbiamo eseguito uno studio retrospettivo caso-controllo e abbiamo revisionato i dati delle donne in post-menopausa, di età ≥ 50 anni, con body mass index (BMI) ≥ 30 kg/m2, afferenti all’ambulatorio di Medicina fisica e riabilitativa della Seconda Università di Napoli. Abbiamo escluso le persone in terapia ormonale sostitutiva in atto o precedente, con osteoporosi secondaria o con fratture patologiche. Le pazienti sono state valutate con il metodo DXA (densitometria iDXA-GE Healthcare). Sono stati registrati: gli indici della composizione corporea (ASM, massa muscolare scheletrica appendicolare; FM, massa grassa totale), la BMD con le valutazioni total-body less head (TBLH), della colonna lombare (LS) (proiezione antero-posteriore del tratto L1-L4) e del collo femorale (FN). La valutazione delle fratture vertebrali (VFA) è stata eseguita utilizzando la valutazione vertebrale laterale (LVA) del rachide dorso-lombare (T4-L4). La presenza, il tipo e la severità delle fratture vertebrali da fragilità sono state valutate utilizzando la classificazione di Genant semiquantitativa (SQ). Per la definizione di osteoporosi (Ts<-2.5) e obesità (BMI>30 kg/m2) è stato applicato il sistema di classificazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo la definizione di Newman, basata sulla massa magra appendicolare regolata in base all’altezza e alla massa grassa totale (residuals), la nostra popolazione è stata classificata in due gruppi: le donne obese sarcopeniche e obese non sarcopeniche. RISULTATI Abbiamo valutato 133 donne con un’età media di 63,71 anni±8,59 con un BMI medio di 34,31±3,96 kg/m². Quarantasette pazienti (35,33%) con obesità sarcopenica presentavano un BMI medio di 35,28±4,86 kg/m², FN BMD medio di 0,848±0,13 g/cm2; 19 di queste pazienti (40,43%) erano osteoporotiche e 15 (31,91%) hanno avuto fratture vertebrali: 8 (17,02%), con una sola frattura vertebrale e 7 (14,89%) con più fratture vertebrali. Ottantasei pazienti (64,67%) obese non sarcopeniche presentavano un BMI medio di 33,78±3,29 kg/m² e una FN BMD media di 0,856±0,13 g/cm2; 31 di queste pazienti (30,05%) erano osteoporotiche e 24 (27,90%) hanno avuto fratture vertebrali: 14 (16,28%), con una sola frattura vertebrale e 10 (11,63%) con fratture vertebrali multiple. L’obesità sarcopenica è risultata essere associata ad un maggior rischio di osteoporosi (OR 1,20, IC 95% 0,58-2,50) e ad un maggiore rischio di fratture vertebrali (OR 1,21, 95% CI 0,56-2,62). CONCLUSIONI Nella nostra popolazione, l’obesità sarcopenica sembrerebbe associata ad un rischio lieve di osteoporosi e fratture vertebrali da fragilità. I nostri risultati supportano l'ipotesi che l'osteoporosi è una condizione di ridotta BMD, ma anche di scarsa qualità ossea e pertanto potrebbe essere correlata alla ridistribuzione di tessuto adiposo a livello osseo e midollare. I dati sul ruolo dell'obesità nell’insorgenza di fratture vertebrali da fragilità sono ancora inconcludenti. Tuttavia, un recente studio che ha valutato l'associazione tra la presenza ed il numero di fratture vertebrali da fragilità e la sarcopenia nelle donne con osteoporosi ha mostrato un rischio più elevato di bassa massa muscolare in soggetti con fratture multiple, dopo aggiustamento dei risultati per età (OR 2,56). Nel presente studio, le donne con obesità sarcopenica hanno mostrato solo un lieve aumento del rischio di fratture vertebrali da fragilità, probabilmente legato al ridotto sample size. BIBLIOGRAFIA 1. Ilich JZ, et al. Interrelationship among muscle, fat, and bone: Connecting the dots on cellular, hormonal, and whole body levels. Ageing Res Rev. 2014 Mar 12;15C:51-60. 2. Compston, J., 2013. Obesity and bone. Curr. Osteoporos. Rep. 11, 30–35. 3. Iolascon G, Giamattei MT, Moretti A, Di Pietro G, Gimigliano F, Gimigliano R. Sarcopenia in women with vertebral fragility fractures. Aging Clin Exp Res. 2013 Oct;25 Suppl 1:S129-31.

Influenza dell'obesità sarcopenica su osteoporosi e fratture da fragilità vertebrali in donne in post-menopausa.

MORETTI A;Iolascon G
2014

Abstract

INTRODUZIONE Studi clinici suggeriscono che l'osteoporosi, la sarcopenia e l’obesità hanno in comune diversi fattori patogenetici. Recentemente, l’obesità sarcopenica è stata definita come la perdita di massa muscolare scheletrica associata alla presenza di elevato grasso corporeo con aumento del rischio di fratture nelle donne in post-menopausa. Il rischio fratturativo nei soggetti obesi dopo aggiustamento dei dati per densità minerale ossea (BMD) supporta l’ipotesi di un effetto indipendente dell'obesità sul rischio di frattura. Si ipotizza che l'obesità aumenti il grado di infiltrazione di massa grassa nel muscolo, riducendo la qualità del tessuto muscolare e la performance fisica, con conseguente aumento del rischio di cadute e fratture. Il metodo utilizzato per la quantificazione della massa muscolare è la Dual energy X-ray Absorptiometry (DXA), che si basa sulla valutazione della massa grassa totale e della massa magra appendicolare. Lo scopo del nostro studio è valutare l'influenza dell’obesità sarcopenica su osteoporosi e fratture vertebrali da fragilità in donne in età post-menopausale. MATERIALI E METODI Abbiamo eseguito uno studio retrospettivo caso-controllo e abbiamo revisionato i dati delle donne in post-menopausa, di età ≥ 50 anni, con body mass index (BMI) ≥ 30 kg/m2, afferenti all’ambulatorio di Medicina fisica e riabilitativa della Seconda Università di Napoli. Abbiamo escluso le persone in terapia ormonale sostitutiva in atto o precedente, con osteoporosi secondaria o con fratture patologiche. Le pazienti sono state valutate con il metodo DXA (densitometria iDXA-GE Healthcare). Sono stati registrati: gli indici della composizione corporea (ASM, massa muscolare scheletrica appendicolare; FM, massa grassa totale), la BMD con le valutazioni total-body less head (TBLH), della colonna lombare (LS) (proiezione antero-posteriore del tratto L1-L4) e del collo femorale (FN). La valutazione delle fratture vertebrali (VFA) è stata eseguita utilizzando la valutazione vertebrale laterale (LVA) del rachide dorso-lombare (T4-L4). La presenza, il tipo e la severità delle fratture vertebrali da fragilità sono state valutate utilizzando la classificazione di Genant semiquantitativa (SQ). Per la definizione di osteoporosi (Ts<-2.5) e obesità (BMI>30 kg/m2) è stato applicato il sistema di classificazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo la definizione di Newman, basata sulla massa magra appendicolare regolata in base all’altezza e alla massa grassa totale (residuals), la nostra popolazione è stata classificata in due gruppi: le donne obese sarcopeniche e obese non sarcopeniche. RISULTATI Abbiamo valutato 133 donne con un’età media di 63,71 anni±8,59 con un BMI medio di 34,31±3,96 kg/m². Quarantasette pazienti (35,33%) con obesità sarcopenica presentavano un BMI medio di 35,28±4,86 kg/m², FN BMD medio di 0,848±0,13 g/cm2; 19 di queste pazienti (40,43%) erano osteoporotiche e 15 (31,91%) hanno avuto fratture vertebrali: 8 (17,02%), con una sola frattura vertebrale e 7 (14,89%) con più fratture vertebrali. Ottantasei pazienti (64,67%) obese non sarcopeniche presentavano un BMI medio di 33,78±3,29 kg/m² e una FN BMD media di 0,856±0,13 g/cm2; 31 di queste pazienti (30,05%) erano osteoporotiche e 24 (27,90%) hanno avuto fratture vertebrali: 14 (16,28%), con una sola frattura vertebrale e 10 (11,63%) con fratture vertebrali multiple. L’obesità sarcopenica è risultata essere associata ad un maggior rischio di osteoporosi (OR 1,20, IC 95% 0,58-2,50) e ad un maggiore rischio di fratture vertebrali (OR 1,21, 95% CI 0,56-2,62). CONCLUSIONI Nella nostra popolazione, l’obesità sarcopenica sembrerebbe associata ad un rischio lieve di osteoporosi e fratture vertebrali da fragilità. I nostri risultati supportano l'ipotesi che l'osteoporosi è una condizione di ridotta BMD, ma anche di scarsa qualità ossea e pertanto potrebbe essere correlata alla ridistribuzione di tessuto adiposo a livello osseo e midollare. I dati sul ruolo dell'obesità nell’insorgenza di fratture vertebrali da fragilità sono ancora inconcludenti. Tuttavia, un recente studio che ha valutato l'associazione tra la presenza ed il numero di fratture vertebrali da fragilità e la sarcopenia nelle donne con osteoporosi ha mostrato un rischio più elevato di bassa massa muscolare in soggetti con fratture multiple, dopo aggiustamento dei risultati per età (OR 2,56). Nel presente studio, le donne con obesità sarcopenica hanno mostrato solo un lieve aumento del rischio di fratture vertebrali da fragilità, probabilmente legato al ridotto sample size. BIBLIOGRAFIA 1. Ilich JZ, et al. Interrelationship among muscle, fat, and bone: Connecting the dots on cellular, hormonal, and whole body levels. Ageing Res Rev. 2014 Mar 12;15C:51-60. 2. Compston, J., 2013. Obesity and bone. Curr. Osteoporos. Rep. 11, 30–35. 3. Iolascon G, Giamattei MT, Moretti A, Di Pietro G, Gimigliano F, Gimigliano R. Sarcopenia in women with vertebral fragility fractures. Aging Clin Exp Res. 2013 Oct;25 Suppl 1:S129-31.
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