Coerentemente con gli obiettivi più generali della rivista Eikonocity ovverossia promuovere studi sulla storia e sull’iconografia della città e dei siti europei in età moderna e contemporanea, questo terzo numero della rivista ha raccolto otto contributi scientifici che, in varia misura e attraverso più punti di vista disciplinari, hanno criticamente proposto all’attenzione del lettore uno sguardo sulla città ricorrendo a forme plurime di rappresentazione. In tal senso, a valle dell’editoriale a firma di Antonella di Luggo e a conclusione della lettura degli stessi, questo intervento finale invita a riflettere attorno all’atto del rappresentare (e, per esso, rappresentare la città), intendendo per rappresentazione la costruzione di un’immagine che, come affermato da Hans Georg Gadamer in 'Verità e metodo', non è mai una “semplice copia” dell’originale ma piuttosto una “realtà autonoma”, che trova proprio nell’atto del rappresentare un “aumento d’essere”. Ciò induce a evidenziare che la rappresentazione della città – colta nelle sue molteplici forme di espressione – non è mai neutrale nel senso che essa non è soltanto un tramite per restituire l’analisi e la conoscenza della realtà ma è anche una vera e propria forma critica per sviluppare, concepire e comunicare un’idea di città (e dei suoi contesti più ampi) secondo ‘figurazioni’ altre.

‘Rappresentando’ le città: ieri, oggi, domani

ZERLENGA, Ornella
2017

Abstract

Coerentemente con gli obiettivi più generali della rivista Eikonocity ovverossia promuovere studi sulla storia e sull’iconografia della città e dei siti europei in età moderna e contemporanea, questo terzo numero della rivista ha raccolto otto contributi scientifici che, in varia misura e attraverso più punti di vista disciplinari, hanno criticamente proposto all’attenzione del lettore uno sguardo sulla città ricorrendo a forme plurime di rappresentazione. In tal senso, a valle dell’editoriale a firma di Antonella di Luggo e a conclusione della lettura degli stessi, questo intervento finale invita a riflettere attorno all’atto del rappresentare (e, per esso, rappresentare la città), intendendo per rappresentazione la costruzione di un’immagine che, come affermato da Hans Georg Gadamer in 'Verità e metodo', non è mai una “semplice copia” dell’originale ma piuttosto una “realtà autonoma”, che trova proprio nell’atto del rappresentare un “aumento d’essere”. Ciò induce a evidenziare che la rappresentazione della città – colta nelle sue molteplici forme di espressione – non è mai neutrale nel senso che essa non è soltanto un tramite per restituire l’analisi e la conoscenza della realtà ma è anche una vera e propria forma critica per sviluppare, concepire e comunicare un’idea di città (e dei suoi contesti più ampi) secondo ‘figurazioni’ altre.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/376292
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