Nel corso del primo Ottocento la domanda turistica crebbe enormemente in Europa e la città di Napoli, già meta privilegiata dei viaggi settecenteschi di intellettuali, artisti, aristocratici, si preparò per tempo a rispondere alle richieste di un nuovo pubblico che inaugurava una nuova idea del viaggio considerato non più solo come strumento di formazione culturale, ma anche come ‘viaggio di piacere’. L’articolo propone un’analisi di questo cambiamento osservando il caso emblematico del Vesuvio, tra i maggiori attrattori ed elementi simbolici del viaggio nel golfo di Napoli. Alla fine del Settecento l’ascesa al cratere, a piedi o a dorso di mulo, era effettuata per lo più da studiosi interessati ai fenomeni eruttivi. Negli anni successivi, alle rappresentazioni ‘scientifiche’ del Vesuvio si affiancarono le vedute a scopo ‘turistico’ replicando formule di successo precocemente standardizzate. Questo percorso di modificazione dell’obiettivo del viaggio, dei suoi fruitori, e delle relative rappresentazioni in una direzione sempre più promozionale, raggiunse il suo culmine con la costruzione della funicolare tra il 1870 ed il 1880, che con la sua amplissima risonanza può essere considerata emblematica del passaggio dal ‘viaggio’ al ‘turismo’.

Tra sublime e pittoresco: Vesuvio, icona del golfo di Napoli

CIRAFICI, Alessandra
;
PISCITELLI, Manuela
2016

Abstract

Nel corso del primo Ottocento la domanda turistica crebbe enormemente in Europa e la città di Napoli, già meta privilegiata dei viaggi settecenteschi di intellettuali, artisti, aristocratici, si preparò per tempo a rispondere alle richieste di un nuovo pubblico che inaugurava una nuova idea del viaggio considerato non più solo come strumento di formazione culturale, ma anche come ‘viaggio di piacere’. L’articolo propone un’analisi di questo cambiamento osservando il caso emblematico del Vesuvio, tra i maggiori attrattori ed elementi simbolici del viaggio nel golfo di Napoli. Alla fine del Settecento l’ascesa al cratere, a piedi o a dorso di mulo, era effettuata per lo più da studiosi interessati ai fenomeni eruttivi. Negli anni successivi, alle rappresentazioni ‘scientifiche’ del Vesuvio si affiancarono le vedute a scopo ‘turistico’ replicando formule di successo precocemente standardizzate. Questo percorso di modificazione dell’obiettivo del viaggio, dei suoi fruitori, e delle relative rappresentazioni in una direzione sempre più promozionale, raggiunse il suo culmine con la costruzione della funicolare tra il 1870 ed il 1880, che con la sua amplissima risonanza può essere considerata emblematica del passaggio dal ‘viaggio’ al ‘turismo’.
2016
978-88-99930-00-4
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