Il contributo costituisce la Parte Seconda della monografia "La Napoli alta. Vomero Antignano Arenella", nella quale si indaga l’evoluzione urbana dei quartieri a nord di Napoli nel corso dell'Ottocento, attraverso un ricco e inedito apparato iconografico e documentario. Sullo sfondo delle tappe significative della storia della città, all'interno di due ampi capitoli, si delineano l’assetto e i caratteri morfologici distintivi dei quartieri collinari, nei quali intorno alle rade ma qualificate emergenze architettoniche originarie, si orientano le scelte della pianificazione improntate alla regolarità dei modelli internazionali. Nella scansione tematica dell'intera trattazione ampio spazio è riservato all'analisi delle comunicazioni nell'ambito della rete cinematica cittadina, come pure alla lettura del repertorio edilizio sacro e civile. Il resoconto, sulla base di una puntuale interpretazione delle fonti documentarie e letterarie, inquadra nei differenti contesti politici e culturali di riferimento il ruolo assunto da questo ambito urbano nella progressiva evoluzione della città, laddove esso si converte da ambito ausiliario al resto in suo complemento determinante nella concretizzazione dei piani di risanamento post-unitari. Nella ricostruzione critica complessiva, emerge con evidenza quanto l’alterità di questi contesti, derivata dalla loro stessa eccentricità topografica e funzionale, assuma il valore di una forza modellatrice in grado di generare un contesto nuovo in cui l’immagine monumentale e stratificata della Napoli bassa lascia il posto al carattere iconico e regolato della città alta, e dove il mito dell’antico dell’una si traduce nello spirito modernista dell’altra.
L'Ottocento
CIRILLO, Ornella
2012
Abstract
Il contributo costituisce la Parte Seconda della monografia "La Napoli alta. Vomero Antignano Arenella", nella quale si indaga l’evoluzione urbana dei quartieri a nord di Napoli nel corso dell'Ottocento, attraverso un ricco e inedito apparato iconografico e documentario. Sullo sfondo delle tappe significative della storia della città, all'interno di due ampi capitoli, si delineano l’assetto e i caratteri morfologici distintivi dei quartieri collinari, nei quali intorno alle rade ma qualificate emergenze architettoniche originarie, si orientano le scelte della pianificazione improntate alla regolarità dei modelli internazionali. Nella scansione tematica dell'intera trattazione ampio spazio è riservato all'analisi delle comunicazioni nell'ambito della rete cinematica cittadina, come pure alla lettura del repertorio edilizio sacro e civile. Il resoconto, sulla base di una puntuale interpretazione delle fonti documentarie e letterarie, inquadra nei differenti contesti politici e culturali di riferimento il ruolo assunto da questo ambito urbano nella progressiva evoluzione della città, laddove esso si converte da ambito ausiliario al resto in suo complemento determinante nella concretizzazione dei piani di risanamento post-unitari. Nella ricostruzione critica complessiva, emerge con evidenza quanto l’alterità di questi contesti, derivata dalla loro stessa eccentricità topografica e funzionale, assuma il valore di una forza modellatrice in grado di generare un contesto nuovo in cui l’immagine monumentale e stratificata della Napoli bassa lascia il posto al carattere iconico e regolato della città alta, e dove il mito dell’antico dell’una si traduce nello spirito modernista dell’altra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.