Sull’esempio del palazzo che il viceré don Pedro di Toledo volle farsi costruire dopo l’eruzione del 1538, furono realizzati a Pozzuoli molti edifici nobiliari. Le stratificazioni subite nel tempo rendono tuttavia spesso difficile risalire al primo proprietario e committente di tali opere, divenendo anche dubbie le attribuzioni dei progetti. L‘individuazione del palazzo di Antonio Doria, autore dell’imponente edificio genovese, nell’attuale palazzo Manganelli è stata possibile grazie alle indicazioni contenute in un testo seicentesco. Diverse le ipotesi attributive anche sull’autore di palazzo Maglione, caratterizzato da un portale mormandeo e da interessanti grottesche, in quanto altrettanto complessa è l’identificazione del proprietario, comunque legato al viceré, da individuarsi in Salvatore Spinelli, marchese di Fuscaldo o in Camillo Pignatelli, duca di Monteleone.
Palazzi nobiliari a Pozzuoli nel Cinquecento: influenza della committenza vicereale
DE FALCO, Carolina
2007
Abstract
Sull’esempio del palazzo che il viceré don Pedro di Toledo volle farsi costruire dopo l’eruzione del 1538, furono realizzati a Pozzuoli molti edifici nobiliari. Le stratificazioni subite nel tempo rendono tuttavia spesso difficile risalire al primo proprietario e committente di tali opere, divenendo anche dubbie le attribuzioni dei progetti. L‘individuazione del palazzo di Antonio Doria, autore dell’imponente edificio genovese, nell’attuale palazzo Manganelli è stata possibile grazie alle indicazioni contenute in un testo seicentesco. Diverse le ipotesi attributive anche sull’autore di palazzo Maglione, caratterizzato da un portale mormandeo e da interessanti grottesche, in quanto altrettanto complessa è l’identificazione del proprietario, comunque legato al viceré, da individuarsi in Salvatore Spinelli, marchese di Fuscaldo o in Camillo Pignatelli, duca di Monteleone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.