I ‘materiali di sviluppo’ e la rappresentazione dello spazio nel metodo Montessori

Nel tentativo di riflettere sulla possibilità di interpretare il materiale didattico montessoriano come espressione di una moderna cultura del design, si è tentata una interpretazione di quello stesso materiale come straordinario veicolo per la costruzione di un immaginario e di una rappresentazione dello spazio che, della cultura del design e in senso più ampio della cultura del pensiero moderno, sembra partecipare in modo ancor più intrinseco. Probabilmente spinti da un approccio disciplinare che vede il suo punto di maggiore specificità nella rappresentazione dello spazio attraverso la sintesi tra struttura del pensiero geometrico e dinamica della dimensione percettiva, si è proposta qualche riflessione sul contributo che il pensiero montessoriano, assai precocemente e in modo del tutto originale, ha dato al pensiero del ‘moderno’. Un contributo, quello della Montessori, che non si estrinseca tanto nella speculazione teorica, quanto nella fenomenologia dell’apprendimento inaugurata dal suo metodo, che procede parallelamente alla progettazione dei ‘materiali didattici’ . Materiali didattici, intesi non come ‘oggetti’, ma come ‘processi’ come ‘fenomeni’, nel senso etimologico del termine, e cioè come manifestazioni, accadimenti, che si sviluppano nelle molteplici dimensioni dello spazio e del tempo.