Il Discours de la licorne del medico francese Ambroise Paré, sullo sfondo di un più generale processo di revisione delle conoscenze scientifiche dell’antichità che attraversò tutto il XVI secolo, è la narrazione dello svelamento di una secolare impostura: quella che – abilmente alimentata da ciarlatani senza scrupoli – accreditava le proprietà terapeutiche e, in particolare, antivenefiche del corno di liocorno. Una creatura di là del possibile che, frutto di un’ossimorica sintesi tra razionalità e fantasia, natura e cultura, dolcezza e ferocia, ha popolato per secoli il nostro immaginario trovando nelle diverse mitologie il suo habitat naturale. Un misterioso animale che, seppur invisibile e intangibile nella sua natura fisica, era tuttavia ritenuto assolutamente esistente, anche sulla scorta delle testimonianze di splendidi alicorni – i preziosi corni assiali dell’ineffabile creatura – che, gelosamente conservati nei gabinetti segreti di farmacie e laboratori alchemici, nelle wunderkammer dei principi e nei tesori di chiese e abbazie, fungevano, con incredibile coup de théâtre e perturbante concretezza, da misterioso passepartout tra reale e immaginario.

Discorso del liocorno

CESARO, Antimo
2014

Abstract

Il Discours de la licorne del medico francese Ambroise Paré, sullo sfondo di un più generale processo di revisione delle conoscenze scientifiche dell’antichità che attraversò tutto il XVI secolo, è la narrazione dello svelamento di una secolare impostura: quella che – abilmente alimentata da ciarlatani senza scrupoli – accreditava le proprietà terapeutiche e, in particolare, antivenefiche del corno di liocorno. Una creatura di là del possibile che, frutto di un’ossimorica sintesi tra razionalità e fantasia, natura e cultura, dolcezza e ferocia, ha popolato per secoli il nostro immaginario trovando nelle diverse mitologie il suo habitat naturale. Un misterioso animale che, seppur invisibile e intangibile nella sua natura fisica, era tuttavia ritenuto assolutamente esistente, anche sulla scorta delle testimonianze di splendidi alicorni – i preziosi corni assiali dell’ineffabile creatura – che, gelosamente conservati nei gabinetti segreti di farmacie e laboratori alchemici, nelle wunderkammer dei principi e nei tesori di chiese e abbazie, fungevano, con incredibile coup de théâtre e perturbante concretezza, da misterioso passepartout tra reale e immaginario.
2014
9788890953729
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/176240
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