Sullo sfondo dei 'recinti' femminili del dopo Trento, la vicenda 'esemplare' della terziaria francescana Giulia de Marco viene ripercorsa sul filo di inedite fonti manoscritte, pubblicate in appendice al volume, dove viene innanzi tutto reso noto un breve trattato devozionale di suo pugno, finora sconosciuto. L'interpretazione dei documenti mira a focalizzare principalmente genesi ed evoluzione dottrinale della 'pessima eretica' in relazione con le sue letture, di cui emerge traccia in più sedi.

Giulia e l'Inquisitore. Simulazione di santità e misticismo nella Napoli di primo Seicento

ZITO, Paola
2000

Abstract

Sullo sfondo dei 'recinti' femminili del dopo Trento, la vicenda 'esemplare' della terziaria francescana Giulia de Marco viene ripercorsa sul filo di inedite fonti manoscritte, pubblicate in appendice al volume, dove viene innanzi tutto reso noto un breve trattato devozionale di suo pugno, finora sconosciuto. L'interpretazione dei documenti mira a focalizzare principalmente genesi ed evoluzione dottrinale della 'pessima eretica' in relazione con le sue letture, di cui emerge traccia in più sedi.
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