L’esperienza del movimento moderno, se da un lato ha portato la produzione architettonica verso nuovi orizzonti figurativi, dall’altro ha prodotto un filone critico orientato verso la condanna decisa di tutti quegli insegnamenti svolti nelle accademie di architettura dell’ottocento, definiti come portatori di valori classici e retrodatati. Questa produzione ottocentesca è stata apparentemente trascurata dai maestri del movimento moderno. Nei primi anni del novecento, se da un lato si studiava ancora con il Durand o con il Guadet, dall’altro la volontà di gran parte dei Maestri del Movimento Moderno era quella di cancellare la zavorra culturale di secoli di produzione architettonica, per potere procedere verso la futura architettura alla luce di una nuova sensibilità. In ciò è lecito leggere una grande contraddizione: la posizione estremizzata dagli esponenti della dialettica futurista, contrastava palesemente con quella assunta da Perret e Garnier,che furono tra allievi di Julien Guadet all’Ecole des Beaux-Art, ma anche tra ipadri dell’architettura moderna. Lo studio in questione esamina i possibili legami tra la cultura ottocentesca e l'inizio del movimento moderno.

Il concetto di composizione elementare secondo Julien Guadet e la sua evoluzione nel movimento moderno seconda edizione con raccolta antologica in lingua italiana del I e IV volume e copia in download del volume originale di Guadet "Elements et theorie de l'architecture"

BORRELLI, Marino
2012

Abstract

L’esperienza del movimento moderno, se da un lato ha portato la produzione architettonica verso nuovi orizzonti figurativi, dall’altro ha prodotto un filone critico orientato verso la condanna decisa di tutti quegli insegnamenti svolti nelle accademie di architettura dell’ottocento, definiti come portatori di valori classici e retrodatati. Questa produzione ottocentesca è stata apparentemente trascurata dai maestri del movimento moderno. Nei primi anni del novecento, se da un lato si studiava ancora con il Durand o con il Guadet, dall’altro la volontà di gran parte dei Maestri del Movimento Moderno era quella di cancellare la zavorra culturale di secoli di produzione architettonica, per potere procedere verso la futura architettura alla luce di una nuova sensibilità. In ciò è lecito leggere una grande contraddizione: la posizione estremizzata dagli esponenti della dialettica futurista, contrastava palesemente con quella assunta da Perret e Garnier,che furono tra allievi di Julien Guadet all’Ecole des Beaux-Art, ma anche tra ipadri dell’architettura moderna. Lo studio in questione esamina i possibili legami tra la cultura ottocentesca e l'inizio del movimento moderno.
2012
978-88-907032-3-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/161880
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