si ricostruisce l’intricata rete dei tratturi e tratturelli del Mezzogiorno continentale; ci si addentra nel complesso delle norme e delle consuetudini che regolavano i flussi pastorali e le attività legate alla pastorizia e all’industria della lana e ci si sofferma sul permanente conflitto nell’uso delle terre tra allevatori e coltivatori. Alla ricostruzione geo-storica, attenta alle trasformazioni territoriali e all’evoluzione delle strutture economiche, si accompagna la disamina delle prospettive che si aprono ad un “riuso” dell’antica rete tratturale. La tutela di ciò che ne resta non ha soltanto finalità museali, ma può rivelarsi occasione per riqualificare un tessuto insediativo storico ed imprimere elementi di dinamismo in centri minori, in alcuni dei quali potrebbero aver vita esperienze di “ospitalità diffusa”. L’intero lavoro è integrato da un imponente apparato tabellare con informazioni relative al patrimonio ovino, alla produzione laniera ed agro-pastorale, ai prezzi e agli introiti doganali/statali nell’arco temporale (1443-2000); vi sono inoltre numerose tavole cartografiche di riferimento storiche (dagli Atlanti delle Locazioni di Antonio e Nunzio Michele di Rovere e Giovanni Antonio Rizzi Zannoni) relative alle piste armentizie e ai flussi, e una attuale; nonché carte amministrative con relativa legenda comunale evidenzianti i comuni toccati dai tracciati tratturali, e carte fisiche delle cinque regioni del Mezzogiorno continentale. Infine, un appendice con tutti i termini geografici relativi al mondo pastorale. Pur restando fondamentalmente ancorata alla ricostruzione storica, questa ricerca vuole essere un riferimento per quanti vogliano recuperare la propria storia, sia da un punto di vista territoriale e amministrativo, sia per verificare elementi di coerenza per scelte in materia turistica. Lo studio trova infatti la sua conclusione con la descrizione dello stato attuale dei tracciati secondo le ricostruzioni del 1959 e del 1998, e con le iniziative per una messa in valore o riuso (anche se non per la transumanza o per il recupero dell’industria laniera come fonte economica di rilievo) promosse alle diverse scale per il tramite di leggi nazionali e regionali e progetti su fondi europei.

Geografia e storia dei tratturi del Mezzogiorno. Ipotesi di recupero funzionale di una risorsa antica

PELLICANO, Astrid
2007

Abstract

si ricostruisce l’intricata rete dei tratturi e tratturelli del Mezzogiorno continentale; ci si addentra nel complesso delle norme e delle consuetudini che regolavano i flussi pastorali e le attività legate alla pastorizia e all’industria della lana e ci si sofferma sul permanente conflitto nell’uso delle terre tra allevatori e coltivatori. Alla ricostruzione geo-storica, attenta alle trasformazioni territoriali e all’evoluzione delle strutture economiche, si accompagna la disamina delle prospettive che si aprono ad un “riuso” dell’antica rete tratturale. La tutela di ciò che ne resta non ha soltanto finalità museali, ma può rivelarsi occasione per riqualificare un tessuto insediativo storico ed imprimere elementi di dinamismo in centri minori, in alcuni dei quali potrebbero aver vita esperienze di “ospitalità diffusa”. L’intero lavoro è integrato da un imponente apparato tabellare con informazioni relative al patrimonio ovino, alla produzione laniera ed agro-pastorale, ai prezzi e agli introiti doganali/statali nell’arco temporale (1443-2000); vi sono inoltre numerose tavole cartografiche di riferimento storiche (dagli Atlanti delle Locazioni di Antonio e Nunzio Michele di Rovere e Giovanni Antonio Rizzi Zannoni) relative alle piste armentizie e ai flussi, e una attuale; nonché carte amministrative con relativa legenda comunale evidenzianti i comuni toccati dai tracciati tratturali, e carte fisiche delle cinque regioni del Mezzogiorno continentale. Infine, un appendice con tutti i termini geografici relativi al mondo pastorale. Pur restando fondamentalmente ancorata alla ricostruzione storica, questa ricerca vuole essere un riferimento per quanti vogliano recuperare la propria storia, sia da un punto di vista territoriale e amministrativo, sia per verificare elementi di coerenza per scelte in materia turistica. Lo studio trova infatti la sua conclusione con la descrizione dello stato attuale dei tracciati secondo le ricostruzioni del 1959 e del 1998, e con le iniziative per una messa in valore o riuso (anche se non per la transumanza o per il recupero dell’industria laniera come fonte economica di rilievo) promosse alle diverse scale per il tramite di leggi nazionali e regionali e progetti su fondi europei.
2007
978-88-548-0949-9
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