Progettata nel 1994 ed iniziata nel 1995, la Casa Bifamiliare a Poggiomarino (Na), è ancora mancante di alcuni dettagli di finitura e delle sistemazioni a verde. L'edificio è inserito in un'area urbana di prima espansione del centro urbano caratterizzata sia da costruzioni tradizionali, profondamente alterate dal punto di vista dei caratteri compositivi e costruttivi, sia da edifici di speculazione degli ultimi vent'anni, in un grande disordine tipologico e figurativo. L'originario edificio rurale, con corte aperta verso l'aia, destinata alle attività connesse alla conduzione dei campi, era costituito da due ambienti dalla caratteristica forma cubica con copertura a terrazza, allineati lungo la strada e collegati da un androne, con copertura a volta cilindrica, che consentisse il passaggio dei carri verso la corte-aia posteriore. La tipologia dell'edificio a corte, aperto verso il giardino retrostante, è apparsa la soluzione migliore per ancorare le scelte compositive ad un'idea di casa profondamente radicata nella cultura dell'abitare locale. Questa occasione è stata utilizzata per rileggere il tipo scomponendolo in volumi semplici e muri, disposti a formare una sagoma ad U compatta e a configurare, con la monumentale presenza del muro rivestito in pietra, un luogo recintato, chiuso verso l'esterno, per accogliere, all'interno, un ambiente a doppia altezza, coperto da una volta cilindrica ribassata, centro della composizione e della distribuzione della casa a piano rialzato. Questo ambiente, reinterpretando l'androne della casa rurale locale, si trasforma nel centro della nuova casa, posto tra il patio e la corte aperta posteriore e segna le mutazioni dell'abitare, attraverso la rotazione dell'asse longitudinale della sua copertura di 90 gradi, rispetto all'orientamento presente nella tipologia tradizionale. L'edificio si colloca nel lotto con un lato a confine, si arretra rispetto alla strada separandosi attraverso un muro cieco, che si richiama ai muri dei giardini chiusi mediterranei. L'immagine della casa rurale vesuviana ha guidato le scelte figurative e dei materiali, dalle facciate senza aggetti e intonacate, alle finestre senza protezioni con scuri posteriori, al muro rivestito in pietra di altezza paragonabile alle vecchie case rurali, con bucature come sintesi intepretativa delle vecchie facciate, a futura memoria. Scheda di identificazione del progetto realizzato Esecuzione (1995-2000) Impresa Federico Santino e Di Martino Pasquale Impresa Edile Ignazio Di Martino Categoria dell’intervento Nuova Edificazione Contesto insediativo In Poggiomarino (Na) area urbana di margine con i caratteri tipici della periferia urbana Tipologia Edificio a corte aperta Destinazione Residenza bifamiliare Tecnica costruttiva Strutture orizzontali e verticali in cemento armato in opera; copertura a volta cilindrica in calcestruzzo bianco a vista ad alta resistenza, gettata su cassaforma in polistirolo espanso ricoperta da lamiera zincata e rivestita da telo in PVC; scala con travi ad asse spezzato in c. a. a vista grigio scuro con inerti del Vesuvio Chiusure verticali opache Muratura in calcestruzzo armato in opera rivestito con lastre in pietra Serena bocciardate per il muro verso il viale interno, in mattoni facciavista in cls giallo chiaro sabbiato per il vano scala e in laterizio a doppia fodera intonacata sulla faccia interna con interposta una lastra in polistirene estruso espanso per l’isolamento termoacustico e intonacata all’esterno con pittura a calce e colorata con pigmenti naturali per tutte le altre Chiusure trasparenti Serramenti con telaio in alluminio a doppio taglio termico con copertina in bronzo inverdito all’esterno e legno di acero europeo all’interno Copertura A tetto ventilato con rivestimento in lastre di rame e a terrazza con isolamento e rivestimento con guaina impermeabile ardesiata Finiture interne Pavimenti in marmo bardiglio imperiale con filetti in bianco carrara e in parquet per la zona notte, pareti con rivestimenti in legno di acero europeo e stucco colorato, soffitti a idropittura bianca

CASA BIFAMILIARE

Losco S.
;
2000

Abstract

Progettata nel 1994 ed iniziata nel 1995, la Casa Bifamiliare a Poggiomarino (Na), è ancora mancante di alcuni dettagli di finitura e delle sistemazioni a verde. L'edificio è inserito in un'area urbana di prima espansione del centro urbano caratterizzata sia da costruzioni tradizionali, profondamente alterate dal punto di vista dei caratteri compositivi e costruttivi, sia da edifici di speculazione degli ultimi vent'anni, in un grande disordine tipologico e figurativo. L'originario edificio rurale, con corte aperta verso l'aia, destinata alle attività connesse alla conduzione dei campi, era costituito da due ambienti dalla caratteristica forma cubica con copertura a terrazza, allineati lungo la strada e collegati da un androne, con copertura a volta cilindrica, che consentisse il passaggio dei carri verso la corte-aia posteriore. La tipologia dell'edificio a corte, aperto verso il giardino retrostante, è apparsa la soluzione migliore per ancorare le scelte compositive ad un'idea di casa profondamente radicata nella cultura dell'abitare locale. Questa occasione è stata utilizzata per rileggere il tipo scomponendolo in volumi semplici e muri, disposti a formare una sagoma ad U compatta e a configurare, con la monumentale presenza del muro rivestito in pietra, un luogo recintato, chiuso verso l'esterno, per accogliere, all'interno, un ambiente a doppia altezza, coperto da una volta cilindrica ribassata, centro della composizione e della distribuzione della casa a piano rialzato. Questo ambiente, reinterpretando l'androne della casa rurale locale, si trasforma nel centro della nuova casa, posto tra il patio e la corte aperta posteriore e segna le mutazioni dell'abitare, attraverso la rotazione dell'asse longitudinale della sua copertura di 90 gradi, rispetto all'orientamento presente nella tipologia tradizionale. L'edificio si colloca nel lotto con un lato a confine, si arretra rispetto alla strada separandosi attraverso un muro cieco, che si richiama ai muri dei giardini chiusi mediterranei. L'immagine della casa rurale vesuviana ha guidato le scelte figurative e dei materiali, dalle facciate senza aggetti e intonacate, alle finestre senza protezioni con scuri posteriori, al muro rivestito in pietra di altezza paragonabile alle vecchie case rurali, con bucature come sintesi intepretativa delle vecchie facciate, a futura memoria. Scheda di identificazione del progetto realizzato Esecuzione (1995-2000) Impresa Federico Santino e Di Martino Pasquale Impresa Edile Ignazio Di Martino Categoria dell’intervento Nuova Edificazione Contesto insediativo In Poggiomarino (Na) area urbana di margine con i caratteri tipici della periferia urbana Tipologia Edificio a corte aperta Destinazione Residenza bifamiliare Tecnica costruttiva Strutture orizzontali e verticali in cemento armato in opera; copertura a volta cilindrica in calcestruzzo bianco a vista ad alta resistenza, gettata su cassaforma in polistirolo espanso ricoperta da lamiera zincata e rivestita da telo in PVC; scala con travi ad asse spezzato in c. a. a vista grigio scuro con inerti del Vesuvio Chiusure verticali opache Muratura in calcestruzzo armato in opera rivestito con lastre in pietra Serena bocciardate per il muro verso il viale interno, in mattoni facciavista in cls giallo chiaro sabbiato per il vano scala e in laterizio a doppia fodera intonacata sulla faccia interna con interposta una lastra in polistirene estruso espanso per l’isolamento termoacustico e intonacata all’esterno con pittura a calce e colorata con pigmenti naturali per tutte le altre Chiusure trasparenti Serramenti con telaio in alluminio a doppio taglio termico con copertina in bronzo inverdito all’esterno e legno di acero europeo all’interno Copertura A tetto ventilato con rivestimento in lastre di rame e a terrazza con isolamento e rivestimento con guaina impermeabile ardesiata Finiture interne Pavimenti in marmo bardiglio imperiale con filetti in bianco carrara e in parquet per la zona notte, pareti con rivestimenti in legno di acero europeo e stucco colorato, soffitti a idropittura bianca
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/160301
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact