Il lavoro indaga, sulla scorta di oltre 170 documenti inediti d’archivio, l’opera dell’architetto e regio ingegnere Giuseppe Astarita, allievo di Vaccaro e collaboratore di Sanfelice, all’interno delle problematiche legate alla trasformazione del linguaggio dell'architettura barocca nel Settecento, nel periodo in cui operano, a Napoli, Fuga e Vanvitelli. Astarita è autore di quattro chiese di nuova fondazione, tra cui, più interessante dal punto di vista spaziale, Sant’Anna a Porta Capuana, dove il passaggio tra Sei e Settecento è sottolineato nella recezione della lezione di Guarini. Disegna anche altari, cori lignei e pavimenti di pregevole fattura, ricoprendo l'ambita carica di ingegnere camerale. Realizza l’abside di Sant’Agostino alla Zecca e completa la chiesa di San Michele Arcangelo iniziata da Vaccaro. Nell’edilizia civile ha come committenti, tra gli altri, i duchi Serra di Cassano, per i quali completa il palazzo a Monte di Dio dopo l’intervento sanfeliciano.
Giuseppe Astarita architetto napoletano 1707-1775
DE FALCO, Carolina
1999
Abstract
Il lavoro indaga, sulla scorta di oltre 170 documenti inediti d’archivio, l’opera dell’architetto e regio ingegnere Giuseppe Astarita, allievo di Vaccaro e collaboratore di Sanfelice, all’interno delle problematiche legate alla trasformazione del linguaggio dell'architettura barocca nel Settecento, nel periodo in cui operano, a Napoli, Fuga e Vanvitelli. Astarita è autore di quattro chiese di nuova fondazione, tra cui, più interessante dal punto di vista spaziale, Sant’Anna a Porta Capuana, dove il passaggio tra Sei e Settecento è sottolineato nella recezione della lezione di Guarini. Disegna anche altari, cori lignei e pavimenti di pregevole fattura, ricoprendo l'ambita carica di ingegnere camerale. Realizza l’abside di Sant’Agostino alla Zecca e completa la chiesa di San Michele Arcangelo iniziata da Vaccaro. Nell’edilizia civile ha come committenti, tra gli altri, i duchi Serra di Cassano, per i quali completa il palazzo a Monte di Dio dopo l’intervento sanfeliciano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.