Analizzando le città contemporanee Italiane si nota come lo spazio urbano si sia enormemente esteso, frammentato e disperso nel corso degli ultimi decenni; da città compatte all’epoca dei progetti del Piacentini, si è passati ad insediamenti sempre più dilatati e diffusi sul territorio, a causa di una crescita additiva dei tessuti urbani moderni e di dinamiche urbanizzatrici sempre più “modellanti” o forse “de-modellanti”. I mutamenti che hanno coinvolto la città contemporanea sono legati a nuove forme di dispersione e di concentrazione che hanno ridefinito geografie e territori modificandone i caratteri in profondità. Anche le domande sociali rivolte alla città tenderebbero ad omologarsi, mentre gli attributi considerati irrinunciabili sarebbero, tra altri, competitività, seduzione, bellezza, varietà, centralità, fruibilità, sicurezza. La città nuova, lo sarebbe quindi non solo per la sua forma, ma anche per l’organizzazione, la cultura e l’immagine. La mutazione incorsa nelle città moderne non consisterebbe unicamente in quella strutturale ma anche e innanzitutto culturale. Essa coinvolgerebbe, il city-scape, cioè il panorama fisico, ma anche e soprattutto (specialmente nel caso italiano in cui la trasformazione sul piano fisico della città post-moderna sarebbe ancora moderata) il mind-scape dato che agisce sull’immaginario collettivo, sull’anima e sulla cultura della città. I “paesaggi” del passato contenenti le architetture del Piacentini, però continuano ad agire sul presente in relazione al valore artistico, storico e culturale, la storia dei paesaggi non può essere una storia immobile ma diacronica.

Marcello Piacentini Pianificare e Rappresentare l'Architettura Prefazione di Carmine Gambardella.

CONVERTI, Fabio
2012

Abstract

Analizzando le città contemporanee Italiane si nota come lo spazio urbano si sia enormemente esteso, frammentato e disperso nel corso degli ultimi decenni; da città compatte all’epoca dei progetti del Piacentini, si è passati ad insediamenti sempre più dilatati e diffusi sul territorio, a causa di una crescita additiva dei tessuti urbani moderni e di dinamiche urbanizzatrici sempre più “modellanti” o forse “de-modellanti”. I mutamenti che hanno coinvolto la città contemporanea sono legati a nuove forme di dispersione e di concentrazione che hanno ridefinito geografie e territori modificandone i caratteri in profondità. Anche le domande sociali rivolte alla città tenderebbero ad omologarsi, mentre gli attributi considerati irrinunciabili sarebbero, tra altri, competitività, seduzione, bellezza, varietà, centralità, fruibilità, sicurezza. La città nuova, lo sarebbe quindi non solo per la sua forma, ma anche per l’organizzazione, la cultura e l’immagine. La mutazione incorsa nelle città moderne non consisterebbe unicamente in quella strutturale ma anche e innanzitutto culturale. Essa coinvolgerebbe, il city-scape, cioè il panorama fisico, ma anche e soprattutto (specialmente nel caso italiano in cui la trasformazione sul piano fisico della città post-moderna sarebbe ancora moderata) il mind-scape dato che agisce sull’immaginario collettivo, sull’anima e sulla cultura della città. I “paesaggi” del passato contenenti le architetture del Piacentini, però continuano ad agire sul presente in relazione al valore artistico, storico e culturale, la storia dei paesaggi non può essere una storia immobile ma diacronica.
2012
978-88-6542-173-4
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