I rapporti contrattuali di integrazione verticale fra imprese pongono al centro dell'attenzione la problematica dell'impresa subordinata ed eterodiretta, la quale si trova frequentemente in una condizione di debolezza sul piano negoziale e nell'ambito del mercato di riferimento. La ricerca è orientata a delineare i tratti essenziali di uno "statuto dell'impresa dipendente" con l'obiettivo di razionalizzare, attraverso un'analisi organica e sistematica, i diversi livelli di tutela offerti da una normativa settoriale e frammentaria: dai rimedi e dalle forme di protezione operanti per taluni settori merceologici (è il caso della disciplina della subfornitura industriale) agli istituti e strumenti di più ampia portata (come il divieto di abuso di dipendenza economica), sino alla più recente disciplina di riforma societaria (che regolamenta l'attività di direzione e coordinamento di società). In una logica di più avanzata evoluzione delle istanze perequative, si prospetta l'opportunità di superare a monte lo squilibrio riconducendo il mero scambio in una dimensione associativa, così da far emergere, accanto a rapporti dialettici e spesso conflittuali, obiettivi convergenti allo sviluppo ed alla redditività complessiva del ciclo produttivo.

L'IMPRESA DIPENDENTE

FERRARO, Pietro Paolo
2004

Abstract

I rapporti contrattuali di integrazione verticale fra imprese pongono al centro dell'attenzione la problematica dell'impresa subordinata ed eterodiretta, la quale si trova frequentemente in una condizione di debolezza sul piano negoziale e nell'ambito del mercato di riferimento. La ricerca è orientata a delineare i tratti essenziali di uno "statuto dell'impresa dipendente" con l'obiettivo di razionalizzare, attraverso un'analisi organica e sistematica, i diversi livelli di tutela offerti da una normativa settoriale e frammentaria: dai rimedi e dalle forme di protezione operanti per taluni settori merceologici (è il caso della disciplina della subfornitura industriale) agli istituti e strumenti di più ampia portata (come il divieto di abuso di dipendenza economica), sino alla più recente disciplina di riforma societaria (che regolamenta l'attività di direzione e coordinamento di società). In una logica di più avanzata evoluzione delle istanze perequative, si prospetta l'opportunità di superare a monte lo squilibrio riconducendo il mero scambio in una dimensione associativa, così da far emergere, accanto a rapporti dialettici e spesso conflittuali, obiettivi convergenti allo sviluppo ed alla redditività complessiva del ciclo produttivo.
2004
88-495-0982-0
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